Introduzione alla certificazione KOSHER
Ogni anno si consumano prodotti certificati kasher per oltre 150 miliardi di dollari solo negli Stati Uniti e il loro consumo continua ad aumentare sia in Europa che in Israele. Il mercato dei prodotti certificati kasher non consta solo di Ebrei che osservano le norme alimentari ebraiche ma anche di Mussulmani e milioni di individui vegetariani o che soffrono di intolleranza al lattosio. E’ opinione condivisa tra gli esperti di marketing che con la certificazione alimentare kasher i clienti si sentono tranquilli perché i prodotti vengono controllati e soddisfano alti standard di qualità.
Le leggi dell’alimentazione ebraica (kasherut) derivano dalla Bibbia e sono dettagliate nel Talmund (uno dei testi sacri dell’ebraismo) che, insieme ad altri codici delle tradizioni ebraiche, è considerato trasmissione della Torah. La Bibbia elenca le categorie di cibi che non sono kosher, tra cui alcuni animali, uccelli e pesci (come il maiale e il coniglio, l’aquila e la civetta, il pesce gatto e lo storione), la maggior parte degli insetti e qualsiasi crostaceo o rettile. Gli animali permessi sono quelli che hanno lo zoccolo fesso, cioè spaccato in due parti (come la mucca, il vitello, la pecora, la capra…) e che sono ruminanti. Sono permessi tutti quelli provvisti di pinne e squame (come la trota, il salmone, il tonno, il merluzzo, le acciughe, la sogliola, la cernia, la platessa ecc).
I vantaggi della certificazione KOSHER
Garanzia per i consumatori di cultura ebraica circa il rispetto dei requisiti KOSHER di prodotti e servizi oltre alla dimostrazione di particolare attenzione da parte delle Aziende verso le esigenze dei consumatori stessi;
ampliamento per le aziende del proprio mercato di riferimento sia interno, che esterno, miglioramento delle relazioni nella propria catena di fornitura, in relazione alle esigenze dei distributori locali.
Come richiedere la certificazione KOSHER
La certificazione Kosher si ottiene a seguito di un iter di controllo da parte di un ente rabbinico specializzato che supervisiona la produzione di un alimento al fine di garantire che esso è kosher, ossia conforme alle regole alimentari ebraiche.
In generale la supervisione si concentra su due aspetti:
- Ingredienti: tutti gli ingredienti e sotto ingredienti impiegati in un prodotto devono essere kosher;
- Impianti di lavorazione: essi devono essere kosher e non possono essere impiegati, se non debitamente Kosherizzati in caso di lavorazioni alternate.
L’iter di certificazione ha inizio con la creazione di un elenco scritto degli ingredienti kosher che possono essere impiegati nello stabilimento e prosegue con l’approvazione del processo di produzione.
Un rappresentante del rabbino o dell’ente rabbinico in questione effettua frequenti e regolari visite nello stabilimento senza preavviso, allo scopo di verificare che non ci siano stati cambiamenti che possano compromettere il suo stato di kosher.